Roberto L di Guglielmo Mariani Opere letterarie
Roberto L di Guglielmo Mariani Opere letterarie

Roberto L, Armando Curcio Editore, Roma, 2014. ISBN 978-88-97508-96-0

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Roberto L.

Non è facile scrivere la sinossi di un libro che racconta gran parte della vita di una persona, soprattutto se si tratta di una persona straordinaria che ha vissuto una vita breve ma intensa come quella di Roberto Lordi. Per 70 anni la sua storia è stata avvolta nell’oblio, ogni documento ufficiale cancellato dopo la guerra.
Capitano di artiglieria sul fronte di Caporetto e poi sul Piave, Lordi si innamorò dell’aviazione e, finita la guerra, volò a Torino per laurearsi in Ingegneria Aeronautica ed iniziare finalmente a volare diventando bombardiere. Durante il suo servizio in Libia, durato circa 10 anni, incontrò Ardito Desio che gli chiese di sorvolare e fare la ricognizione fotografica della enorme catena montagnosa del Tibesti, 100.000 Km di estensione con picchi oltre i 3000 metri al centro del Sahara e al confine meridionale della Libia; quest’impresa che durò quasi tredici ore di volo e coprì una distanza di quasi 2.500 Km era allora impensabile e rischiosissima perché ebbe luogo su un territorio totalmente disabitato e selvaggio, in gran parte vulcanico.
Le grandi capacità tecniche ed organizzative del Generale Lordi non sfuggirono al Ministro dell’Aeronautica Italo Balbo che lo incaricò di una importante missione in Cina, un anno prima concordata da Ciano con il governo cinese. La missione consisteva nella creazione dell’Aviazione Cinese, che era allora inesistente. Trasferitosi in Cina, il generale Lordi conquistò la fiducia e l’amicizia di Chiang Kai Sheck e della moglie Soon May Ling e, assieme ad alcuni valenti ufficiali italiani, addestrò centinaia di piloti cinesi al volo ed al bombardamento, creò una base aerea a Nang Chang, rifornì l’aeronautica cinese di centinaia di aerei da caccia italiani e dopo due anni nella stessa città venne iniziata la costruzione della fabbrica SINAW, per la costruzione, su licenza, di aerei FIAT, CAPRONI, BREDA. Il Generalissimo lo nominò Capo di Stato Maggiore dell’Aviazione Cinese e questo creò invidie al Ministero. La missione in Cina fu il maggiore impegno dell’Italia all’estero, se si escludono le colonie. I grandi progressi e l’enorme giro d’affari gestito fino ad allora con trasparenza militare, fecero gola ad affaristi privi di scrupoli ed in seguito a proteste di Lordi che aveva scoperto ordini truffaldini, venne richiamato in patria e dopo un’inchiesta-processo sommario, fu licenziato dall’Aeronautica senza pensione. In seguito al suo ricorso al Consiglio di Stato, Lordi fu arrestato e ricoverato in manicomio e successivamente inviato al confino. Al confino conobbe una pianista, come lui ammiratrice di Beethoven che sposò.
Interventi di amici in alto loco fecero sì che Lordi ritornasse alla vita civile. Allo scoppio della guerra Lordi, molto scettico sulle capacità tecniche e conscio dei ritardi della Aviazione Militare continuò a lavorare tenendo un basso profilo, ma con l’8 Settembre si associò alla Resistenza rifornendo militari e civili di esplosivi e munizioni. I tedeschi arrestano così il suo amico e datore di lavoro con l’accusa di collusione con la Resistenza. Lordi si recò a Via Tasso per discolpare l’amico al quale doveva molto e così fu arrestato e successivamente selezionato da Priebke fra i 344 che sarebbero stati fucilati alle Fosse Ardeatine. Medaglia d’Oro al valor militare.